Diabete

Nuova terapia per il diabete di tipo 2

Pubblicato il : 04/10/2012 0 Commenti
Nuova terapia per il diabete di tipo 2

Diabete di tipo 2: riduzione delle ipoglicemie notturne con una nuova terapia

Al 48° Congresso dell’European Association for the Study of Diabetes (EASD), che si sta svolgendo in questi giorni a Berlino, sono stati presentati i risultati di uno studio della durata di 2 anni per la realizzazione di un’innovativa terapia per il diabete di tipo2, effettuato con la nuova insulina degludec di Novo Nordisk.

La ricerca tedesca è stata condotta su un campione di 1.030 persone affette da diabete di tipo 2, non trattate in precedenza con insulina, alle quali è stata somministrata insulina degludec o insulina glargine, già disponibile sul mercato, entrambe associate in concomitanza con farmaci antidiabetici orali. Al termine dello studio, i ricercatori hanno constatato che l’insulina degludec ha permesso una riduzione del 43% di ipoglicemie notturne, rispetto all’insulina glargine.

Al riguardo, Francesco Giorgino, docente di Endocrinologia e Malattie Metaboliche presso l’Università degli Studi di Bari, ha dichiarato che “le ipoglicemie notturne rappresentano l’effetto collaterale della cura per il diabete che maggiormente preoccupa paziente e medico, tanto da portare a volte a ridurre la quantità di insulina giornaliera, il che ha evidentemente un effetto negativo sul controllo della malattia.

Nuova terapia per il diabete di tipo 2: durata d’azione per più di 24 ore

A detta degli esperti, la caratteristica della formulazione di un’insulina ideale dovrebbe essere quella di rilasciare una concentrazione di insulina costante, stabile, priva di picchi e continua per almeno 24 ore senza causare ipoglicemia, terapia utile sia nei confronti di pazienti affetti da diabete di tipo 1 che da diabete di tipo 2.

La nuova terapia per il diabete di tipo 2 sembra possedere proprio questa caratteristica, infatti, l’insulina degludec ha una durata d’azione superiore alle 24 ore e un effetto metabolico distribuito uniformemente nel corso della giornata. Inoltre, garantisce una riduzione delle ipoglicemie notturne, che sono le più pericolose perché avvengono quando la persona dorme, non è cosciente di ciò che sta accadendo e, di conseguenza, è impossibilitata a prendere le opportune misure correttive.

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