Tra tutti i numerosi motivi per smettere di fumare si aggiungono anche i benefici che la rinuncia al tabagismo avrebbe sul colesterolo. Infatti, secondo una ricerca statunitense condotta presso l’Università del Wisconsin, abbandonare la dipendenza dal fumo produce nell'organismo un aumento dei valori di colesterolo HDL, ovvero il colesterolo “buono”.
Lo studio ha coinvolto 1.000 volontari e, dopo una serie di tentativi, il 36% del campione è riuscito a dire basta al tabagismo, con un conseguente miglioramento dei livelli di colesterolo HDL nel sangue, aumentato in media di 2,4 mg/dl, mentre la quantità di colesterolo “cattivo”, ovvero il colesterolo LDL, è rimasta invariata. Gli studiosi si ritengono molto soddisfatti di questa scoperta, in quanto l'aumento del colesterolo HDL, con il passare del tempo, potrebbe scongiurare il rischio di problemi cardiovascolari.
Infatti, studi precedenti testimoniano che un incremento pari a 1 mg/dl di colesterolo buono, può ridurre il rischio di condizioni come infarto e ictus del 2-3% nell'arco di 10 anni. Si tratta di un risultato sorprendente, se si considera che abbandonare la dipendenza dal fumo, generalmente si traduce in un’attenzione particolare per il cibo e conseguente aumento di peso, ma evidentemente il colesterolo è legato in qualche modo al consumo di nicotina, anche se agli studiosi questo stretto rapporto non è ancora del tutto chiaro.
Liberarsi dalla dipendenza dal fumo produce effetti benefici immediati per il cuore, soprattutto nelle donne. Tale scoperta è stata effettuata da un gruppo di ricercatori del Feinstein Institute for Medical Research di New York e pubblicata sulla rivista “Chest”. Gli studiosi hanno seguito per alcuni mesi un gruppo di donne che volevano dire addio al tabagismo, monitorando nel loro organismo il variare di alcuni biomarcatori tipici e indicatori dei disturbi cardiovascolari.
Dalle analisi effettuate è emerso che, nelle volontarie che erano riuscite a vincere la dipendenza dal fumo, tutti i biomarcatori considerati si erano ridotti sensibilmente, con una conseguente riduzione anche del rischio di sviluppare tumori e malattie cardiovascolari. La dipendenza dal fumo causa danni estremamente gravi al nostro organismo e, oltre a tumori e patologie dell’apparato respiratorio, il tabagismo è dannoso anche per le arterie.
Infatti, la dipendenza dal fumo a lungo andare determina un’occlusione delle arterie con conseguenze serie per il cuore, e rappresenta una delle principali cause delle malattie cardiovascolari. Se si considera che le patologie cardiovascolari rappresentano tra le più diffuse cause di mortalità, si capisce che il tabagismo è dannoso non solo per chi fuma ma anche per le persone costrette a sopportare il fumo passivo.
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