Obesità e fertilità femminile: uno stretto legame

Obesità femminile tra le cause di infertilità

La relazione tra obesità e fertilità femminile era già ampiamente sostenuta dagli studiosi, ma recenti indagini epidemiologiche hanno ulteriormente avvalorato questa tesi. A tal riguardo, infatti, il professore Renato Pasquali della Società Italiana di Endocrinologia, spiega che l’ obesità femminile può determinare assenza di ovulazione e, di conseguenza, rientra a pieno titolo tra le cause di infertilità.

Tale problema è strettamente collegato all'aumento dell’indice di massa corporea (BMI), ovvero alla percentuale di massa grassa rispetto a quella magra. I meccanismi coinvolti in questo processo sono alterazioni della produzione dell'insulina, della leptina e si presume anche un eccesso di androgeni. L'aumento di tale fenomeno è confermato da indagini epidemiologiche che dimostrano un’evidente associazione fra l'aumentata prevalenza dell' obesità e quella dell'infertilità.

Altra conferma è data dal fatto che nei centri di fecondazione assistita è sempre in maggiore aumento l'incidenza di donne obese. Inoltre, va sottolineato che alcuni servizi sanitari nazionali, non accettano le donne obese con BMI superiore a 25, che non siano disposte a scendere di peso. Questo perché obesità e sovrappeso rendono più problematici i risultati delle tecniche di fertilizzazione assistita.

Obesità femminile: perché tra le cause di infertilità?

Una tra le più importanti cause di infertilità è la sindrome dell'ovaio policistico, una condizione determinata da eccesso di testosterone, irregolarità mestruali ed ovulatorie, morfologia ovarica tipica. Elemento emblematico è che la maggior parte delle donne affette da ovaio policistico soffrono anche di obesità e, inoltre, hanno una condizione di insulino-resistenza e numerose altre alterazioni metaboliche.

In casi come questi, l’ obesità peggiora il quadro clinico ed endocrino-metabolico, mentre la sua correzione ha invece gli effetti contrari. Per aumentare la fertilità femminile nei casi di obesità, è possibile usufruire di una terapia messa a punto dagli endocrinologi della SIE, che si basa sulla riduzione del peso corporeo e un miglioramento dell'assetto endocrino-metabolico.

A tal fine, è opportuno pianificare un programma comportamentale e farmacologico mirato al miglioramento dello stato di obesità, per poter migliore i tassi di fertilità femminile, almeno nelle donne che accedono ai servizi di fertilizzazione assistita. In questi casi, alcuni farmaci come la metformina, medicinale insulino-sensibilizzante, o il clomifene citrato possono rivelarsi utili.

Evitare l’infertilità in caso di obesità: cosa fare?

Per aumentare la fertilità femminile nel caso di obesità, è possibile ricorrere a cure ormonali, ma è necessario considerare i rischi che si corrono. Infatti, secondo gli esperti, il rischio maggiore è quello del fallimento dei procedimenti di fertilizzazione assistita e la possibilità di aborti. Per tale ragione, la soluzione più indicata è quella di ridurre il peso corporeo.

In questo senso, è responsabilità e compito dei ginecologi dedicati alla fertilità indicare misure igienico-terapeutiche efficaci per ridurre i rischi di fallimento e non accettare passivamente le donne con vari problemi, primo fra tutti l’ obesità.